Il sake è un fermentato, come il vino, ma la sua produzione prevede un passaggio in più perché il suo ingrediente principale, il riso, non contiene naturalmente gli zuccheri necessari alla fermentazione.
Il sake con etichetta originale, ottenuto con lo stesso metodo di produzione, si chiama “Canone d’inverno” (冬のカノン), per ricordare l’immagine della tipica composizione barocca contrappuntistica
Quanti di voi, dopo aver acquistato una bottiglia di sake, si sono chiesti come andava conservata ed entro quanti giorni doveva essere consumato il suo contenuto? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e di togliere qualche dubbio.
Il sake junmai Dewanoyuki Kimoto, della sakagura Watarai Honten di Tsuruoka, Yamagata, viene prodotto grazie al kuramoto Toshihito Watarai, il più conosciuto e rispettato a Yamagata.
Il sake viene percepito tanto al naso quanto al palato, e spesso questo avviene in maniera disgiunta, ossia il palato non conferma necessariamente ciò che ha percepito il naso.
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