Girando per bar e ristoranti alla ricerca di nihonshu, vi sarà capitato di intravedere, di solito riposta in frigorifero, una bottiglia dal contenuto giallo dorato, simile al nostro limoncello. Questa preziosa bevanda è lo yuzushu, una miscela di alcol e succo di Yuzu, ed oggi vi sveleremo i suoi segreti.
Lo Yuzu, propriamente detto citrus junus, è un arbusto, famoso in tutto l’Oriente per la produzione del frutto che porta lo stesso nome, nato dall’ incrocio fra il mandarino selvatico cinese e il limone di Ichang.
La sua crescita è lenta ed occorrono ben 4 anni prima che la pianta produca frutto, che viene raccolto con estrema attenzione a causa delle spine presenti sui rami. È una pianta molto robusta che può sopravvivere a temperature fredde fino a -10° C e che apprezza il calore della primavera, quando i piccoli fiori bianchi leggermente profumati iniziano a spuntare, precursori dello yuzu vero e proprio.
Questo frutto, dalla pelle ruvida e profumata, è molto rinomato per il suo uso da mixologist e sommelier di tutto il mondo grazie all’aromaticità delicata, con un gusto ricco e fragrante che ricorda un incrocio unico fra lime, pompelmo e mandarino con una acidità ben marcata e rinfrescante.
Nel mese di Marzo avremo il piacere di ospitare a Milano Togami san della sakagura Tatenokawa, produttore del famoso yuzushu Kodakara. Nella prossima sake news vi riveleremo i segreti della produzione dello yuzushu e come utilizzare questa bevanda al meglio nella preparazione di cocktail unici.