Cari amici, conoscete il significato della parola “ato-aji”?
Ato-aji (あと味) indica il sapore che rimane dopo aver deglutito il sake. L’espressione non si riferisce al gusto dolce o amaro, ma in generale all’equilibrio di sensazioni che rimane in bocca dopo aver deglutito.
La qualità del sapore può essere descritta con il termine “kire", derivato del verbo tagliare, che indica una sensazione in bocca pulita e secca. Durante una degustazione “kire” può essere usato in combinazione con la parola “yoi"(buono) per formare l’espressione “ Kire ga yoi “, descrivendo un sake dal retrogusto buono e asciutto.
Un’altra espressione usata per descrivere il sake è pin, che indica un sake dal sapore deciso e con un retrogusto non particolarmente intenso.
La corretta terminologia per la degustazione professionale del sake è uno dei tanti argomenti che potrete approfondire durante i corsi della Sake Sommelier Association (SSA).
A presto e Kanpai!