Fondata nel 1675, Tsukino Katsura è la più antica sakagura di Fushimi ed è conosciuta in Giappone come la sakagura che ha dato origine ai sake di tipo nigori e koshu. Affacciata sulla strada che conduce alla cittadina di Toba, la sakagura fungeva un tempo da alloggio per i nobili in viaggio da Kyoto verso la parte occidentale del Paese.
I sake di questa sakagura vengono fatti con riso locale ed ecologico.
Tome City, una delle principali aree di produzione di riso della prefettura, si trova nella parte nord-orientale della prefettura di Miyagi, immerso tra due laghi d’acqua dolce che formano un’importante zona umida, ricca di fauna.
Uroko Yamahai Junmai Genshu è un sake ricco e strutturato, maturato per due anni, si abbina splendidamente con una vasta gamma di cibi. Nonostante la sua maturazione prolungata, questo sake è progettato per non avere un sapore e un aroma troppo dominanti, il che lo rende una scelta ideale per una varietà di piatti
Oggi trattiamo di un classico, una delle punte di diamante della sakagura Urakasumi della prefettura di Miyagi. Parlando dello stile di Urakasumi non possiamo non citare il grande Kiippon tokubetsu junmai con il suo esordio fruttato che però lascia subito spazio a una natura cereale e marina ben radicata.
Come Sake Sisters ci teniamo e vogliamo condividere qui alcune regole importanti che vi aiuteranno a diventare esperti nell’arte di bere il sake.
Il modo in cui il sake viene gustato e servito è cambiato nei secoli ma alcune regole sono presenti dall’antichità ed ancora adesso vengono rispettate, sono quelle che ci aiutano a comprendere meglio questa affascinante cultura.
Sake sulle prime estremamente criptico, si riesce a percepire solo una vaga nota salmastra e poco altro, sembra quasi che il naso vada inseguito. Poi emerge una parte lattica con un’impressione di frutta acida che, unitamente a un sentore citrico compone un’idea abbastanza nitida di yogurt al limone.
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